Laura Poli

Frauenkirchen di Dresda

Luogo
Dresda

Frauenkirchen di Dresda
Dopo dodici anni di lavori di ricostruzione, riconsacrata  la Frauenkirchen, cattedrale di Dresda, dall'arcivescovo luterano di Sassonia nel 2006.

Durante la Seconda Guerra mondiale, nella notte fra il 13 e il 14 febbraio 1945, gli aerei alleati bombardarono la città.
A Dresda si trovavano allora 950.000 persone: oltre 135.000 morirono e quasi 400.000 persero le loro case.
La cupola di tredicimila tonnellate della Frauenkirche crollò due giorni dopo i bombardamenti.

Nel corso della celebrazione, il diacono anglicano della cattedrale di Coventry, John Irvine, ha consegnato al
vescovo luterano della Sassonia una grande croce, realizzata con i chiodi raccolti tra le macerie della sua chiesa dopo il bombardamento della Luftwaffe sulla città inglese di Coventry, il 14 novembre 1940. L’azione di guerra era stata denominata, in codice, “Mondscheinsonate” (dal titolo della Sonata per pianoforte di Beethoven).


La chiesa antica era stata costruita tra il 1726 e il 1743 da George Baehr.
Poco dopo il completamento, a cura del fabbricante di organi Gottfried Silbermann, del grande organo a tre manuali  nella nuova Frauenkirche di Dresda, Bach tenne un concerto l’1 dicembre 1736.

Nel corso della ricostruzione della Frauenkirche l’organo è tornato a essere come Bach l’aveva conosciuto


Dopo la riunificazione della Germania, alcuni cittadini di Dresda proposero di ricostruire la chiesa. Grazie alle donazioni, si raggiunsero i 180 milioni di euro necessari. Al finanziamento partecipò, con un’offerta privata, anche la regina Elisabetta.
La ricostruzione ebbe inizio nel 1994, con il riutilizzo dei materiali originari: più del quaranta percento della nuova chiesa appartiene alle vecchie rovine.
La croce dorata all’esterno è opera di un artista inglese, Alan Smith, figlio di uno dei piloti degli aerei alleati.